Finalmente uno show tutto femminile godibile e atteso. “Ognuno mette quello che ha”: per spiegare questo spettacolo e il messaggio in bottiglia che lancia agli spettatori bisogna addentrarsi nei meandri di certe commedie vintage dove c’è tutto, il riso e il pianto, la gioia e il dolore, il canto, la morte metaforica e la voglia di rinascere, una vis comica irresistibile, i sentimenti più biechi e, per fortuna i buoni sentimenti che alla fine hanno la meglio. Tre donne coraggiose e artiste rinomate l’hanno voluto tenacemente, se lo sono cucito addosso scrivendone i testi e l’hanno visto crescere giorno dopo giorno sotto le loro penne pungenti, irriverenti, talvolta al vetriolo. Storie di vita intrise di amarezza, risvolti tragicomici e terribili segreti, che si celano dietro sorrisi di circostanza, il gioco delle parti che conduce le tre eroine a indossare maschere pirandelliane dietro le quali celare le loro scomode verità, alterchi da cortile e confessioni inconfessabili pretesto per cantare canzoni di ieri, di oggi e di sempre, gingle originali su musiche note, un cocktail esilarante e vincente di generi teatrali.

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